La morte della piccola di 18 mesi lasciata morire in totale stato di abbandono da parte della madre, lascia tutti basiti e addolorati. Lo sgomento è generale anche tra chi è abituato ad occuparsi di menti criminali. Alessia Pifferi la 37enne di Milano che ha ucciso la figlia Diana di soli 18 mesi lasciandola volontariamente sola in casa per 6 giorni, condannandola a una morte feroce ha dichiarato al pm Francesco De Tommasi durante il primo interrogatorio una frase che lascia spazio a molti interrogativi.“ sapevo che sarebbe potuto accadere “. Lo sapeva e lo ha fatto comunque perché ? Perché non aveva un istinto materno pur essendo madre. È totalmente priva di quel sentimento naturale che lega madre figlia prima durante e dopo la gravidanza . C’è differenza tra l’essere capaci di fare i genitori ed essere capaci di fare figli. In questo caso è stata una gravidanza mai accettata, una bambina non voluta ritenuta un ingombro, un fastidio.. La donna ha addirittura dichiarato di non essersi resa conto della gravidanza fino a qualche settimana prima del parto.In situazioni come queste c’è sempre un escalation di incuria. Non era infatti la prima volta che la donna lasciava la figlia a casa da sola per dedicarsi a cose che riteneva più importanti che prendersi cura di una figlia non desiderata a tal punto di essere denutrita, disidratata, incapace di camminare. Stavolta con lucida premeditazione l’ha sedata per evitare che le sua urla attutassero l’attenzione dei vicini, le ha messo un biberon vicino ed è andata dal suo compagno, lasciandola sola per 6 giorni. Ha nascosto anche a lui quanto stava accadendo dicendo che la bimba era con una zia, invece era sola, impaurita, affamata e assetata a tal punto che stavolta non ce l’ha fatta a sopravvivere a queste atroci sofferenze.
L’ha uccisa senza sporcarsi direttamente le mani, lasciandola morire di stenti, sola in un lettino da campeggio.
Oltre la premeditazione alla donna è stata contestata anche l’aggravamte per futili motivi. La domanda è perché se non voleva quella bambina non l’ha data in adozione? La donna non ha ancora mostrato nessun cedimento emotivo, nessun ripianto. Al momento la procura esclude di chiedere una perizia psichiatrica, o una consulenza sullo stato mentale della donna. Per ora dato il simile gesto ciò che possiamo affermare con certezza è che la donna oltre a non avere nessuna capacità genitoriale è socialmente pericolosa, priva di empatia e rimorso.
Quello che viene da chiedersi è: possibile che nessuno si sia accorto del grave pericolo che stava correndo questa bambina ?
Dottoressa Linda Corsaletti

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