Venne definito Nightmare on Dimitrova Street’. E’ questo il nome dato al caso datato 2015 che ha come oggetto una una serie di omicidi compiuti nell’arco di 20 anni da una 70enne a San Pietroburgo, raccontati da lei stessa meticolosamente senza tralasciare particolari macabri, nel suo diario ritrovato dalla polizia.
Tatiana Samsonova, 68 anni, è stata inizialmente arrestata per la morte di una donna 79enne.
Gli investigatori ritengono sia stata avvelenata a seguito di una lite.
Un arresto che ha portato solo successivamente alla scoperta del diario scritto in più lingue contenenti alcune frasi in inglese, in russo e in tedesco.
Babushka Yaga – questo il soprannome dato dai media alla serial killer (nome che richiama il personaggio della vecchia strega in alcuni racconti russi) – accusata di aver smembrato le sue vittime dopo averle uccise. Descritta Da tutti i come un ‘enorme pericolo per tutti coloro che la circondano’, Samsonova avrebbe confessato nel suo diario di aver ucciso almeno 10 persone negli ultimi 20 anni.
Alcuni filmati di una telecamera di sicurezza – mandati in onda sulla televisione di Stato – hanno mostrato la Samsonova, avvolta in un impermeabile col volto coperto da un cappuccio, Impegnata a trascinare fuori di casa un sacco di plastica
Secondo quanto riporta ‘Metro.co.uk’,gli investigatori russi hanno dichiarato che, la serial killer avrebbe tagliato il corpo della sua ultima vittima con una sega e un coltello. La polizia ha rinvenuto il sacco con il corpo senza testa della donna di 79 anni vicino ad un laghetto. Parlando con il tabloid ‘Komsomolskaya Pravda’, i vicini di ‘Babushka Yaga’ hanno raccontato che Samsonova aveva trascorso recentemente diversi mesi in un ospedale psichiatrico.
Al momento del sopralluogo in casa della donna è stato rinvenuto un sacco contenente un cadavere senza testa.
La Samsonova è anche sospettata di aver ucciso un ex inquilino nel suo appartamento nel 2003.
Linda Corsaletti
foto fonte web
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