Continuano le ricerche senza sosta del piccolo Gioele, grazie ad un grande impiego di forze fatto di decine persone che con unità cinofile al seguito, stanno perlustrando le campagne dove ieri è stato rinvenuto il cadavere della madre, Viviana Parisi.
“Fino ad oggi – spiegano i vigili del fuoco abbiamo perlustrato più di 500 ettari con l’ausilio dei cani e dei droni. È complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi”
Ieri, la conferma che quel cadavere irriconoscibile, trovato nei boschi a Carbonia fosse riconducibile alla Dj scomparsa da sei giorni è arrivata grazie alla fede nuziale rinvenuta al dito della donna e dalle scarpe indossate, ma del figlio di 4 anni però nessuna traccia.

Secondo gli inquirenti non ci sono dubbi che il bambino al momento della scomparsa fosse in compagnia della madre.
Prima di uscire di casa la donna avrebbe riferito al marito che sarebbe andata a MaIazzo a comprare le scarpe per il figlio, ma avrebbe poi imboccato l’autostrada per Palermo, uscendo poco dopo a Sant’Agata.

Da quel momento in poi sembrano esserci venti minuti di buco fino al momento in cui dopo aver urtato un furgone sull’autostrada A20, è stata successivamente vista allontanarsi a piedi, ma secondo alcune testimonianze, era da sola.

Dov’è finito il piccolo Gioele?
Ci sono speranze di trovarlo ancora in vita?
Come è morta Viviana?

Attualmente gli inquirenti stanno facendo chiarezza su questi ed altri interrogativi.

Sulla salma è stata disposta l’autopsia.

Le domande alle quali il medico legale è chiamato a rispondere sono mezzi, causa ed epoca del decesso.

Linda Corsaletti

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