La storia del nostro paese è stata segnata da una sottile linea rossa che evidenziato una sequenza brutale di atti terroristici, stragi e attentati.

Vicende ancora oggi in parte poco o per nulla chiare che al loro esordio e successivo sviluppo oltre a far emergere la presenza di forti tratti di illegalità, forze ostili alla democrazia, poteri paralleli, coperture politiche, corruzione, l’avanzare incontrollato di organizzazioni criminali , ha anche destabilizzato, sfiduciato e disorientato, ha impaurito e scioccato l’Italia creando la necessità storica politica e morale di fa emergere verità occulte celate dietro a quei fenomeni che non hanno solo rappresentato terrorismo o eversione, ma hanno travolto l’intera gestione del potere, cambiando il modo di intendere sia la politica che il concetto di democrazia.

E’ ai tardi anni settanta con l’ inizio del periodo denominato “gli anni di piombo”, che generalmente si ritiene abbia avuto origine la cosiddetta “strategia della tensione”, anche se le sue radici iniziano ad affondare nel nostro terreno all’epoca del banditismo di Salvatore Giuliano .

Il termine strategia della tensione è stato coniato dal settimanale britannico The observer ed indica un periodo storico che va dalla strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969), alla strage di Bologna (02 agosto 1980) ed è una teoria politica che basandosi su uno schema eversivo tendeva alla destabilizzazione e a totale disfacimento degli equilibri precostituiti.

Un periodo storico che ancora oggi lascia alcuni interrogativi cruciali non solo riguardo ai veri esecutori e mandanti di quelle stragi impunite che hanno disseminato morte tra cittadini e tra chi era al servizio delle istituzioni come forze dell’ordine, magistrati, ma ci fa anche chiedere se un giorno tutte quelle vite sacrificate e i loro famigliari verranno mai onorate col privilegio della verità , con i veri nomi e cognomi di quelle menti criminali che hanno le hanno ideate, pianificate, attuate, di coloro che hanno aiutato ad inquinare prove, distruggere testimonianze e confessioni, con i nomi e reali motivazioni di tutti coloro che hanno ostacolato gli inquirenti per sottrarre i veri colpevoli alla legge e celare la verità.

Dott.ssa Linda Corsaletti

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