Chi ha avuto la sventura di rimanere intrappolato nella tela luccicante tessuta dal narcisista sa bene quanto è doloroso e difficile provare a mettersi in salvo quando capisce che quel soggetto sta distruggendo la sua vita e la sua identità perché anche se istintivamente si prova il bisogno di reagire contemporaneamente ci si sente in colpa per aver pensato a una fuga di fronte a qualcuno che ha comportamenti così ambigui nei nostri confronti tali da destabilizzarci al punto di pensare che siamo noi che stiamo sbagliando o mal interpretando alcune dinamiche.

Non capiamo subito di essere vittima di manipolazione e quando lo capiamo siamo ormai avvolti dai fili di una ragnatela fittissima e storditi dal veleno fortemente tossico che giornalmente ci è stato iniettato da chi l’ha creata.
Il narcisismo nulla ha a che fare con il mito di Narciso.

Non si tratta di semplice vanità estrema e innamoramento di se stessi o di una componente normale dell’aspetto umano, è qualcosa di più.

È una smisurata, patologica concentrazione su se stessi dai molteplici aspetti devianti.

Non è semplicemente amore per se stessi, ma amore per se stessi attraverso un’identificazione.

E questa identificazione avviene con la vittima di turno.

Una contrapposizione tra “io ideale” e “ideale dell’io”, ovvero tra io come vorrei essere e io come dovrei essere per piacere agli altri e ciò implica il dover quotidianamente nascondere il vero io dietro ad una caricatura di se stessi, una maschera da indossare per poter trasformare in realtà l’illusione di poter appagare se stessi attraverso uno specchio , lo specchio sono gli altri ovvero le sue prede che gli rimandano una visione deformata di se stesso .

Questa maschera gli conserte di apparire perfettamente sano e di agire indisturbato mentre prosciuga le energie psichiche della vittima di turno.

La relazione che instaura passa attraverso tre fasi.

  • Love bombing
  • svalutazione
  • scarto finale

Inizialmente la vittima è tratta in inganno da tutta una serie di falsi corteggiamenti, fatti di attenzioni che piano piano andranno scemando, lasciando il posto a una raffica di subdole azioni volte alla svalutazione e violenze psicologiche continue , sarà sempre e solo colpa nostra se ha avuto una reazione spropositata a una nostra richiesta di chiarimento o confronto, confronto che non ci sarà mai perché sta già attuando la fase finale : Lo Scarto.

Esso può avvenire in due modi.

Può essere agito o indotto.

Nel primo caso non appena la preda inizierà a rivendicare il diritto di vedere rispettati i propri bisogni e chiederà quelle attenzioni iniziali sparite nel nulla, il narcisista interromperà il rapporto senza dirvelo.
Nell’ altra ipotesi dopo aver portato a saturazione la capacità. della vittima di reggere i continui alternarsi di sparizioni, mancati appuntamenti, scuse plateali e dopo averla dilaniata con le sue mancate risposte, che puntualmente elude e dopo chiarimenti mai avvenuti , frittate rigirate e aver negato sfacciatamente tutto, evidenza compresa, la vittima ormai umiliata, piena di rabbia, confusa, e annientata dal veleno iniettato alla sua emotività farà un ultimo tentativo disperato.

Un tentativo umiliante fatto di telefonate, messaggi, suppliche di incontralo, giustificazioni estreme per poi andarsene o almeno ci proverà.

Badate bene però, mentre la vittima é in preda al dolore lacerante, lui ha già da tempo iniziato a predare qualcun altro sarà già a caccia da tempo e l’unica cosa che proverá nei nostri confronti sarà il gusto sadico nel vedere quanto potere e controllo abbia affermato su di noi.

Questa irrinunciabile sensazione lo porterà a non sparire mai del tutto, il narcisista ha bisogno del suo harem per poter affermare se stesso.

Se vi state chiedendo se un narcisista patologico si rende conto del male che fa la risposta é si, se vi state chiedendo se chiederà mai aiuto ad uno specialista per risolvere questo disturbo serissimo, la risposta è no, anzi é piu probabile che in analisi ci finisca la vittima la quale riporta quasi sempre gravi problemi di salute come il disturbo post traumatico da stress.

In uno stato mentale ormai gravemente compromesso la difficoltà maggiore sarà quella di applicare il NO CONTACT , ovvero attuare un blocco totale nei confronti di questo vampiro energetico e capire che quella relazione non potrà mai trasformarsi in qualcosa di sano, perché lui non cambierà .

Linda Corsaletti

foto fonte web