Le relazioni tossiche sono un problema diffuso più di quanto immaginiamo e come criminologi, è fondamentale aumentare la consapevolezza su questo tema e promuovere la necessità di una rete di aiuto per le vittime di violenza.

In questo articolo, esploreremo cosa sono le relazioni tossiche, l’importanza di riconoscerle e come l’ultimo appuntamento può rappresentare un momento critico. Inoltre, metteremo in evidenza l’importanza di una solida rete di supporto per le persone coinvolte in tali situazioni.

Le relazioni tossiche: una minaccia nascosta, si verificano quando uno o entrambi i partner si impegnano in comportamenti emotionalmente o fisicamente dannosi. Tali comportamenti possono includere violenza fisica, abuso verbale, manipolazione psicologica, controllo e isolamento. Spesso, le vittime di relazioni tossiche si trovano intrappolate in un ciclo di violenza difficile da interrompere.

Il ruolo dell’ultimo appuntamento

L’ultimo appuntamento, termine utilizzato per descrivere l’ultimo incontro tra la vittima e l’aggressore, può essere un momento particolarmente pericoloso. Quando una persona decide di porre fine a una relazione tossica, l’aggressore può reagire in modi imprevedibili, manifestando comportamenti violenti o cercando di riconquistare il controllo. L’ultimo appuntamento rappresenta spesso una situazione di alto rischio per la vittima, ed è importante che essa sia consapevole che per pericolo si intende anche la peggiore delle ipotesi : l’omicidio. Per questo si chiama così .

Quando una relazione tossica si avvicina alla fine, l’aggressore può sviluppare un pensiero contorto e pericoloso. Questa mentalità si basa sulla convinzione che la vittima appartenga esclusivamente all’aggressore e che non abbia il diritto di lasciare la relazione o di cercare felicità altrove. L’aggressore può vedere la separazione come una minaccia al proprio controllo e potere sulla vittima e può reagire in modo estremo per mantenere quella presunta proprietà.

Ciò può portare all’idea distorta che se l’aggressore non può avere la vittima, nessun altro potrà averla. Questo pensiero può scatenare comportamenti violenti o vendicativi, con l’obiettivo di intimidire, minacciare o ferire la vittima. L’aggressore può vedere l’ultimo appuntamento come un’ultima possibilità di riconquistare la vittima o di assicurarsi che non possa essere felice con qualcun altro.

Questa mentalità rappresenta un segnale di pericolo evidente per la vittima e sottolinea l’importanza di pianificare attentamente la fine della relazione tossica, coinvolgendo risorse e supporto esterni. La vittima potrebbe aver bisogno di un piano di sicurezza dettagliato per proteggersi dalle possibili conseguenze dell’ultimo appuntamento, inclusa la ricerca di un luogo sicuro, l’informazione di amici o familiari di fiducia e l’ottenimento di assistenza legale.

Inoltre, è cruciale che la vittima comprenda che non è responsabile delle azioni violente o minacciose dell’aggressore. Nessuno ha il diritto di possedere o controllare un’altra persona, e nessuno merita di subire violenza o abusi. La vittima ha il diritto di cercare felicità e sicurezza altrove, e la società deve fornire il sostegno necessario per garantire che ciò sia possibile.

Riconoscere il pensiero “Se non puoi essere mia, non sarai di nessun altro” è fondamentale per comprendere l’estrema pericolosità delle relazioni tossiche e per mobilitare risorse per proteggere le vittime. Solo attraverso una combinazione di consapevolezza, sostegno e educazione possiamo sperare di spezzare questo ciclo di violenza e costruire una società in cui le relazioni sane e rispettose siano la norma.


Riconoscere una relazione tossica non è sempre facile, poiché può essere mascherata da momenti di affetto o manipolazione emotiva. Tuttavia, ci sono segnali di avvertimento che possono indicare una relazione nociva.
Questi segnali possono includere gelosia e possessività eccessive, isolamento dalla famiglia e dagli amici, controllo delle attività quotidiane, abuso verbale o fisico, e un costante senso di paura o insicurezza.Una rete di aiuto solida e affidabile può essere vitale per le persone coinvolte in relazioni tossiche.
Gli amici, la famiglia, gli operatori di polizia, i professionisti della salute mentale e gli enti di supporto sono risorse importanti per offrire sostegno emotivo, informazioni e assistenza pratica.

Questa rete può aiutare le vittime a pianificare un piano di sicurezza, a trovare un rifugio sicuro, a ottenere consulenza legale e ad avviare il processo di guarigione. Le relazioni tossiche rappresentano una sfida significativa per le vittime di violenza e per gli operatori che cercano di intervenire. Riconoscere i segni di una relazione tossica e comprendere l’importanza dell’ultimo appuntamento possono aiutare a prevenire conseguenze gravi

per le vittime. Inoltre, una rete di aiuto solida e disponibile può fare la differenza nella vita di chi è coinvolto in una relazione tossica.

Per contrastare il problema delle relazioni tossiche, è fondamentale che la società in generale, compresi i professionisti e gli operatori del settore, si impegni a educare sulle dinamiche delle relazioni abusive e a fornire risorse adeguate per supportare le vittime. Questo può includere campagne di sensibilizzazione, programmi di prevenzione nelle scuole, formazione per gli operatori della salute e del settore legale, e un’ampia diffusione delle informazioni sui servizi di supporto disponibili.

Inoltre, è importante che le vittime di violenza non si sentano sole o giudicate quando cercano aiuto. Devono sapere che esiste una rete di persone pronte ad ascoltarle e supportarle in ogni fase del processo di liberazione e di guarigione. Questa rete può includere amici fidati, familiari, linee di supporto telefonico, centri di assistenza alle vittime e organizzazioni non governative specializzate nel supporto alle persone vittime di violenza domestica.

Infine, è cruciale sottolineare che la violenza nelle relazioni non è accettabile e non è mai colpa della vittima. Ogni individuo ha il diritto di vivere una vita libera da abusi e violenze. È importante promuovere una cultura che rifiuti l’abuso e che sostenga il rispetto reciproco, l’uguaglianza di genere e la comunicazione sana nelle relazioni.

Affrontare il problema delle relazioni tossiche richiede un impegno collettivo per riconoscere i segni di avvertimento, offrire supporto e protezione alle vittime e promuovere una cultura di relazioni sane e rispettose. Solo attraverso una combinazione di consapevolezza, educazione e una rete di aiuto solida possiamo sperare di porre fine alla violenza nelle relazioni e offrire una speranza di guarigione e rinascita alle persone coinvolte.

È importante sottolineare che le vittime di violenza domestica spesso esitano a lasciare la loro situazione a causa della preoccupazione per la sicurezza dei loro animali domestici o dei loro figli.
Gli aggressori possono minacciare, maltrattare o usare gli animali domestici e i bambini come strumenti per esercitare il controllo sulla vittima e impedire loro di lasciare la relazione.

Tuttavia, i centri antiviolenza sono consapevoli di questa sfida e hanno sviluppato programmi e servizi per aiutare a mettere in salvo anche gli animali e i bambini. Questi centri possono fornire opzioni di alloggio sicuri e riservati in cui sia le vittime, ma anche i loro animali domestici possono trovare protezione.

Questo è importante sottolinearlo poiché nel caso degli animali, spesso la vittima pensa di essere costretta a lasciarli in casa col il soggetto maltrattatore è ciò frena i suoi tentativi di fuga . È fondamentale sapere che esiste aiuto anche per loro.

Inoltre i centri possono anche fornire servizi di consulenza e supporto per aiutare i bambini ad affrontare i traumi che hanno subito.

È estremamente importante che le vittime sappiano che non devono affrontare questa situazione da sole. I centri antiviolenza offrono un ambiente sicuro e riservato in cui le vittime possono trovare sostegno emotivo, consulenza legale, assistenza nella ricerca di alloggio sicuro e risorse per proteggere i loro animali domestici e i loro figli.

Chiedere aiuto a un centro antiviolenza è un passo coraggioso e importante per liberarsi da una relazione tossica. Questi centri sono formati da professionisti che comprendono la complessità delle dinamiche abusive e sono pronti a offrire supporto e protezione in modo empatico e rispettoso.

In conclusione, se ti trovi in una relazione tossica e hai preoccupazioni per la sicurezza dei tuoi animali domestici o dei tuoi figli, non esitare a cercare aiuto presso un centro antiviolenza. Questi centri sono pronti ad assisterti nella pianificazione della tua fuga, nella protezione dei tuoi cari e nel fornirti il sostegno necessario per iniziare una nuova vita libera dalla violenza. Ricorda, non sei sola e meriti di vivere una vita sicura e felice.

Dottoressa Linda Corsaletti

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