L’interesse della Criminologia rispetto al fenomeno del maltrattamento degli animali ed il suo studio scientifico è piuttosto recente.
La disciplina di riferimento è la Zooantropologia della devianza, la quale rientra a pieno titolo nelle scienze criminologiche/ investigative tramite l’utilizzo di contributi di discipline quali ad esempio la criminologia, la psicologia, la sociologia della devianza e la veterinaria forense, ma anche l’etologia.
Individuare e contrastare il maltrattamento animale aiuta anche a combattere e prevenire comportamenti devianti, socialmente pericolosi e condotte criminose . La crudeltà fisica sugli animali è stata inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità fra gli indicatori del disturbo della condotta ed è considerata un indicatore di pericolosità sociale.
Quando la violenza e l’uccisione di animali è messa in atto da bambini o adolescenti è riconosciuta scientificamente come segno premonitore di una potenziale situazione esistenziale patogena. Pensiamo, ad esempio, ad alcuni serial killer che mostrano sin dalla fanciullezza uno o più segnali di allarme noti come Triade di MacDonald, in cui uno dei tre indicatori è proprio la crudeltà verso gli animali, fortemente correlata allo Zoosadismo.
Articolo pubblicato su www.scenacriminis.com
(tematica trattata nella mia tesi di laurea, grazie al materiale gentilmente messo a disposizione da Link Italia APS. Di Francesca Sorcinelli)
Linda Corsaletti. foto fonte web
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